Piazza Vitelli affollata per il mercato negli anni ’90 del XIX secolo.

Vita urbana: indigenza, politica e sindacato

Lo sviluppo di nuove iniziative imprenditoriali – su tutte lo Stabilimento Tipo-litografico di Lapi – interessava ancora un numero limitato di addetti e incideva relativamente sul tenore di vita del complesso del ceto operaio. Le fonti dell’epoca, in particolar modo i periodici che più si interessavano alle sorti delle classi meno abbienti, rimarcavano la precarietà delle condizioni di operai e braccianti. I più fortunati, che potevano contare su di un lavoro quotidiano e continuato, prestavano la loro opera anche per dodici ore al giorno, con un salario che generalmente permetteva a mala pena la sopravvivenza della numerosa famiglia. Non restava niente per il risparmio, definito da “La Scintilla” “un’ironia allo stomaco semivuoto”…

Il testo è nel documento allegato.