Uno sguardo generale

Quanto sono attratti i giovani dal fascismo?
Si evidenzia una frangia giovanile apertamente e completamente favorevole al fascismo. Comprende tra il 6 e l’8% dei maschi e intorno al 5% delle femmine. Arrivano infatti a tali percentuali coloro che 1) danno un giudizio del tutto positivo del regime fascista, 2) sono “molto d’accordo” che l’antifascismo in Italia sia ormai superato dalla storia, 3) non considerano affatto la Resistenza al nazi-fascismo a fondamento dei valori della nostra democrazia, 4) non sono per niente d’accordo che la democrazia sia la migliore forma di governo. Per il 5% dei maschi e il 3% delle femmine, addirittura, non è per nulla importante vivere in un paese governato democraticamente.
Una frangia minoritaria dunque. Ma in realtà l’insieme del mondo giovanile che si mostra molto benevolo, con una marcata apertura verso il fascismo storico si estende fino a quasi il 24% dei giovani. È questa la percentuale di quanti danno un giudizio “molto” o “abbastanza” positivo del regime fascista di Mussolini (“una forma di governo positiva, che ha mantenuto l’ordine e portato benessere”) Ma con una considerevole differenza di genere: 30% dei maschi e solo il 15% delle femmine).
Altri quesiti confermano che l’area giovanile che può entrare in forte sintonia con le idee fasciste arriva fino al 25-27% di media tra maschi e femmine. Tanti sono coloro che si dichiarano per nulla o poco d’accordo a considerare la Resistenza al nazi-fascismo a fondamento dei valori della nostra democrazia e quelli che più o meno considerano l’antifascismo ormai superato dalla storia
Suggestioni autoritarie che sembrano coltivate, a seconda dei quesiti, da un giovane su quattro fino a un giovane su tre. Infatti aggregando chi è poco d’accordo con chi è per niente d’accordo sull’idea che la democrazia sia la migliore forma di governo, la percentuale complessiva arriva al 23%. Inoltre il 35% dei maschi e il 30% delle femmine sono molto o abbastanza d’accordo che si dovrebbero abolire i partiti.
L’apertura di credito verso il fascismo sembra addirittura più ampia: raggiunge il 40,4% la percentuale complessiva di chi è “poco” o “per nulla” d’accordo a condannarlo completamente “perché è stato una dittatura e ha trascinato l’Italia in guerra”. Ma tra i maschi, la percentuale è quasi identica (tra il 46 e il 47%) tra chi più o meno lo condanna in quanto dittatura e causa di guerra e chi è “poco” o “per nulla” propenso a condannarlo.
Fa infine riflettere il fatto che fino al 58,3% del totale, 65% maschi e 48% femmine siano molto o abbastanza convinti che almeno qualche beneficio il fascismo l’abbia apportato alla società italiana
 
Contro il fascismo
Dall’altro lato, la condanna piena e inequivocabile del fascismo non si esprime in maniera uniforme tra i due generi e nei vari quesiti. 
Il 32,4% (ma 26% maschi e 42% femmine) negano decisamente che il regime fascista sia stato “una forma di governo positiva, che ha mantenuto l’ordine e portato benessere”. Tuttavia la percentuale scende al 14% del totale se prendiamo chi è molto d’accordo a considerare la Resistenza a fondamento dei valori della nostra democrazia; al 13% circa quando si tratta di condannare il fascismo “completamente”, perché è stato una dittatura e ha trascinato l’Italia in guerra. E scende ancora all’11,2% nel giudicare “molto negativo” il segno lasciato dal fascismo sulla storia italiana e all’8,6% il segno lasciato da Benito Mussolini.
Il giudizio negativo del fascismo, includendo anche chi lo ha espresso in maniera più moderata, è naturalmente più vasto. Infatti giudicano poco o per nulla positivo il fascismo come forma di governo il 67,1% del totale (61% maschi, 76% femmine). E la condanna del fascismo come dittatura e causa della guerra è condivisa “molto” o “abbastanza” dal 59% delle femmine, mentre tra i maschi, abbiamo previsto, con il 47% prevale di  un solo punto.