Terrorismo e mondo islamico

Il terrorismo è un fenomeno che suscita “molta” o “abbastanza” paura nel 60% dei giovani intervistati, ma più nelle ragazze (70%), che nei ragazzi (50% circa). Gli altri lo percepiscono come un fatto lontano, che li può coinvolgere “poco” o “per niente”. Che per i maschi la minaccia appaia per lo più lontana, lo confermano le risposte al quesito: “temi per la tua sicurezza personale a causa del terrorismo?”. Rispondono di sì il 33% circa dei ragazzi, a fronte di oltre il 64% delle femmine. Tra di esse risulta ancora più palpabile (78,3%) la percezione del terrorismo causa di “guerre devastanti” a livello mondiale; un timore condiviso da poco più della metà dei maschi. Tuttavia, forse per la complessità delle questioni di politica estera, il 21% circa dei giovani risponde con un “non saprei” al quesito sul nesso tra terrorismo ed eventuali guerre su vasta scala.

Anche il giudizio sui terroristi rende necessario distinguere tra maschi e femmine. Globalmente, a livello giovanile, il 46% li bolla tutti come “criminali”. Ma un giudizio così netto è condiviso dal 52% dei ragazzi e solo dal 40,3% delle ragazze. Parimenti, la considerazione che “alcuni terroristi lottano per un ideale, ma con mezzi sbagliati”, per quanto votata mediamente dal 41,3% dei giovani, prevale tra le ragazze con il 45,7% dei consensi e ne raccoglie il 36,8% tra i ragazzi.

Inquieta un po' che quasi un 5% degli intervistati, per quanto un gruppo assai minoritario, dichiari che i terroristi “lottano per un ideale e fanno un uso legittimo della violenza”. Pure tra questi simpatizzanti del terrorismo i maschi sono il doppio delle femmine, a dimostrazione che le ragazze affrontano la questione del terrorismo in modo più pacato e riflessivo.

Rincuora il fatto che le recenti drammatiche vicende terroristiche non abbiano suscitato una cieca e acritica condanna del mondo islamico. Solo il 9% dei giovani afferma che “tutto” il mondo islamico è responsabile del terrorismo internazionale; il 71% ne attribuisce la responsabilità “solo ai suoi settori più estremi”; oltre il 10% lo ritiene addirittura estraneo a tali vicende. E quando si è trattato di dare una valutazione su che tipo di rapporti intrattenere con i Paesi musulmani, quasi il 58% dei giovani ha votato l'affermazione “è importante che la nostra civiltà occidentale dialoghi con il mondo islamico”; solo il 17,3% (anche qui più maschi che femmine) si è dichiarato contrario a ogni forma di dialogo. Un problema, questo del dialogo tra i due mondi, che comunque vede circa un giovane su quattro ancora incerto su che posizione assumere.

Per quanto riguarda la lotta al terrorismo, si dibatte molto sui sacrifici che essa possa richiedere ai cittadini, soprattutto limitandone diritti ormai dati per scontati. Lo abbiamo chiesto schiettamente ai giovani studenti: “Ritenete giusto che, per combattere il terrorismo, il governo limiti la libertà delle persone?” Ebbene, prevalgono nettamente i “no”: quasi il 52% si dice del tutto contrario a vedere limitata la propria libertà; appena il 18% giudica legittimo tale sacrificio; il restante 30% non ha ancora idee chiare al riguardo.