Cerca

Fascismo da condannare, ma…

Il primo quesito posto sul regime fascista di Mussolini chiede di esprimersi su un’affermazione molto esplicita: “È da condannare completamente, perché è stato una dittatura e ha trascinato l’Italia in guerra”. Si dicono molto o abbastanza d’accordo il 67,5% degli studenti, quindi circa due su tre. Tuttavia è una percentuale che sale al 76% tra le ragazze e cala al 61% tra i ragazzi. Questa è una costante del sondaggio: rispetto ai maschi, le femmine si mostrano decisamente più ostili al fascismo, e di conseguenza hanno maggiore fiducia nella democrazia. Difatti a negare che il fascismo sia stato “una forma di governo positiva, che ha mantenuto l’ordine e portato benessere” sono l’84% delle ragazze e il 68% dei ragazzi. Inoltre, sono il 71% delle femmine, rispetto al 49% dei maschi, a giudicare negativamente l’eredità lasciata dal fascismo sulla storia italiana.

La condanna del fascismo, per quanto sia manifestata in maniera molto più netta dalle ragazze, appare dunque evidente tra i giovani. Dobbiamo però vedere la questione anche dall’opposto angolo di visuale. Un sondaggio non è un appuntamento elettorale: non ha lo scopo di stabilire quali siano la maggioranza e la minoranza, assegnare i seggi e far governare chi vince… Constatiamo dunque che la condanna solo parziale del regime fascista, perché ha “portato anche benefici al Paese”, è espressa dal 51% ragazzi e dal 29% delle ragazze; e che non condannano completamente il fascismo in quanto dittatura e per aver trascinato l’Italia in guerra il 30% dei maschi e il 15% delle femmine. Inoltre che il 23% degli uni e il 5% delle altre lo considerano “una forma di governo positiva, che ha mantenuto l’ordine e portato benessere”. In sintesi, se dovessimo quantificare l’atteggiamento di “simpatia” o “benevolenza” verso il fascismo tra i giovani, potremmo dire che ha una solida base intorno al 20% dei maschi e al 5% delle femmine.