Giulio Pierangeli assunse la presidenza della Società Patriottica degli Operai nel 1909. Nel riprendere il controllo dell’associazione di mutuo soccorso, socialisti e repubblicani individuarono in lui la personalità con le capacità politiche e la cultura necessarie a dirigere un impegnativo programma di rilancio. Ciò fa supporre che già da mesi Pierangeli partecipasse attivamente al dibattito politico. Non a caso fu in quel periodo che i socialisti cominciarono a sollevare insistentemente i problemi dell’incremento della scolarizzazione delle masse popolari, dell’istruzione professionale, del risanamento delle abitazioni, dell’igiene pubblica e della fusione delle società di mutuo soccorso: tutte questioni alle quali Pierangeli avrebbe dedicato con continuità il suo impegno civile e politico.
Lo slancio riformista che Pierangeli fu chiamato a guidare produsse risultati rimarchevoli. Bastarono pochi mesi al nuovo consiglio direttivo della Società Patriottica per fondare la Scuola Operaia. Sorse senza alcuna pompa, con il concorso di enti pubblici e privati, mirando a preparare la strada a quell’istituto professionale a sostegno del quale il marchese GioOttavio Bufalini aveva lasciato in eredità un cospicuo patrimonio, fruibile però a partire dal 1914. […]
Proprio mentre la Scuola Operaia muoveva i primi passi, la Società Patriottica degli Operai presieduta da Pierangeli dette un contributo decisivo alla nascita della tipografia “Unione Arti Grafiche”. Lo Stabilimento Lapi era scosso da una grave crisi finanziaria e da uno sciopero delle maestranze. L’atteggiamento di chiusura degli amministratori dell’azienda indusse la Società Patriottica a lanciare un appello alle associazioni politiche ed economiche, ai creditori e agli operai dello stabilimento e a tutti i cittadini di buona volontà per far sorgere un’altra azienda tipografica che continuasse “degnamente la tradizione artistica e le audaci iniziative che furono vanto della Casa Lapi”. Anche questo progetto della Società Patriottica si concretizzò positivamente. L’“Unione Arti Grafiche”, costituita nel gennaio del 1910, si sarebbe poi trasformata in cooperativa e, insieme alla “Leonardo da Vinci” e alla “Lapi”, per decenni avrebbe impiegato un cospicuo numero di addetti e tenuto alto il prestigio dell’industria tipografica tifernate in Italia. Pierangeli non avrebbe mai trascurato nemmeno questa sua seconda “creatura”, ricoprendo a lungo l’incarico di sindaco revisore e, soprattutto, sostenendola con i suoi preziosi consigli in campo legale ed amministrativo. […]
All’inizio del 1911 Pierangeli fu confermato alla presidenza della Società Patriottica. Nonostante il clima di acuta tensione politica, il suo operato suscitò unanimi consensi.
Sunto, senza note, tratto da A. Tacchini, Giulio Pierangeli: l’uomo e il politico, in Giulio Pierangeli. Scritti politici e cronache di guerra, a cura di A. Lignani e A. Tacchini, Istituto di Storia Politica e Sociale Venanzio Gabriotti, Petruzzi Editore, 2003.