Carta intestata dell’Officina Ricci.

Ottonai

L’elenco dei lavori effettuati da Antonio Guazzini nel 1807 per la Cattedrale fa luce sul mestiere degli ottonai, i quali, per la natura stessa degli arredi sacri e degli strumenti di uso liturgico, ricevevano frequenti commesse dagli ambienti ecclesiastici. Guazzini riparò il pastorale (“rifato un pezzo dentro e saldato e rifatta la vita da capo”), l’aspersorio (“una spersora”), il “calamaro” della sacrestia e le lampade (“risaldate e ripulite e rimese due pe­zi di catene”); ripulì i candelieri (“che servono per il corpusdomine”); saldò il lavamano della sagrestia e le gambe di alcuni candelieri; infi­ne rifece manici e piattini in ottone. Nel 1813 lo si ritrova a fabbricare un campanello e a ri­parare “la croce grande d’ottone che serve per i morti”.
Dopo Guazzini divenne ottonaio di fiducia della Cattedrale GioBatta Beni…

Il testo è nel documento allegato.