Città di Castello vanta nobili tradizioni nel campo della ceramica. L’attività della ceramica artistica venne però meno nel corso dei secoli. Fino a qualche decennio fa, come si è visto, esistevano in città solo umili botteghe di vasai. Un tentativo di impiantare in città un’attività di “fabbricazione e vendita di lavori di ceramica” era stato effettuato nel 1883 dal tifernate Angiolo Bini con i fratelli di Sansepolcro Secondo e Sisto Tricca, “fabbricanti di majoliche”; ma l’anno successivo avevano rescisso la società, dividendo gli stabili comuni, tra cui “una fabbrica di maioliche con fornace di recente costruzione, con relativa cava di terra e vasche, e terreno attiguo seminativo vitato, con ogni altro accessorio inerente, infissi, mensole murate e quant’altro ivi esiste in voc. Salaiolo”…