A dimostrazione della vitalità delle tipografie tifernati, nonostante i disagi del periodo bellico, la Scuola Operaia di Città di Castello riuscì ad allestire nel 1916 una «Esposizione del Libro», che mise in mostra il meglio della produzione delle aziende insieme ai cataloghi delle stesse. I tifernati, per la prima volta, ebbero occasione di rendersi conto del significato economico e culturale che la nascente industria stava assumendo e della necessità, già sentita dai più lungimiranti, di affiancare alle tipografie una moderna Scuola Grafica.
Nel giugno del 1938, in occasione del 400° anniversario della stampa del primo libro a Città di Castello, il Dopolavoro Comunale e il Dopolavoro Interaziendale Poligrafico promossero la «Settimana Poligrafica Tifernate». Nell’ambito della «Settimana Poligrafica» fu allestita, a cura di Gustavo Bioli, una «Rassegna del Libro Tifernate», che per la prima volta ricostruiva l’evoluzione storica delle varie tipografie, mettendo in mostra il materiale più significativo stampato nel corso della loro attività.
Nel 1942, l’inaugurazione nella Palazzina delle nuove sale di composizione della Scuola di avviamento e tecnica per le Arti Grafiche Bini divenne l’occasione per la riproposizione di una «Rassegna della Stampa Tifernate». La si allestì nella sede stessa dell’istituto. Esso si fece allora promotore di un «Archivio della Stampa Tifernate», con il compito di raccogliere e conservare, per gli usi della Scuola e per gli studiosi, le stampe donate dai proprietari privati e dalle tipografie di Città di Castello. Un’iniziativa così lungimirante avrebbe senz’altro avuto bisogno di maggior fortuna. Per alcuni anni l’«Archivio» venne arricchito di interessante materiale; poi, non rimase che una vuota sigla.
Gli anni ‘50 videro riproporre importanti iniziative espositive. Ne fu animatore principale il direttore della Scuola Grafica, Angelo Baldelli. Nel giugno del 1952, Palazzo Vitelli alla Cannoniera ospitò un’esposizione retrospettiva del libro ed una mostra-concorso nazionale per le migliori copertine. Quattro anni dopo, venne allestita nei locali del Palazzo Magherini-Graziani la prima Mostra Regionale del Libro, con una sezione dedicata al libro umbro dall’origine della stampa a tutto il XVI secolo ed una raccolta di corali provenienti dall’intera regione.
Il notevole successo della manifestazione spronò gli organizzatori a dare continuità a tali iniziative; nel 1957 venne proposta la Mostra «Liber Librorum», per celebrare il V° anniversario di Gutenberg e, alla fine dell’anno successivo, una terza Mostra Regionale, dedicata alle edizioni dei secoli XVII, XVIII e XIX.
La ricorrenza del sessantesimo anniversario della morte di Scipione Lapi, nel 1963, divenne l’occasione per il più compiuto omaggio reso finora all’opera del fondatore dell’industria tipografica tifernate; contemporaneamente alla Mostra delle Edizioni di Lapi, la Deputazione per la Storia Patria per l’Umbria tenne il suo quinto congresso storico regionale sul tema «Tipografie, editoria e produzione libraria in Umbria nei secoli XV-XX».
Negli anni successivi, proprio mentre l’intero settore poligrafico conosceva uno spettacolare sviluppo con una progressiva proliferazione di aziende, venne meno quella tensione culturale che aveva reso possibili le iniziative appena descritte.