La sessualità

L'adolescenza è una fase della vita affrontata con entusiasmo, con una gran voglia di socializzare, con un crescente impulso a vivere momenti significativi insieme a un partner. Solo una minuscola frangia di adolescenti (l'1,5%) ammette di sentirsi “poco” o “per niente” a proprio agio con l'altro sesso. Al contrario, sono il 61% i giovani – significativamente di più le ragazze che non i ragazzi – a sentirsi “molto” a loro agio. Quanto ai rapporti sentimentali, un giovane su quattro afferma di non essere soddisfatto di ciò che ha sperimentato. Gli altri si sentono più o meno appagati; ma sono il 42% le femmine “molto” gratificate dai rapporti sentimentali, rispetto al 26% dei maschi.

 

I rapporti sessuali

 

È in questo contesto che si calano le statistiche sul tipo di rapporti sessuali avuti fino ad ora. Bisogna vagliare i dati complessivi distinguendo fra le varie fasce di età, dal momento che l'approdo ai rapporti sessuali completi cresce ovviamente con l'avanzare dell'età. E si tenga inoltre conto che oltre la metà degli studenti del campione appartengono alla fascia di età tra i 16 e i 17 anni.

Il dato globale, secondo cui un 36% di giovani ha già sperimentato rapporti completi, deve pertanto essere interpretato in modo più analitico. Infatti ben il 57% delle ragazze tra i 16 e i 17 anni già dichiara di aver avuto i primi rapporti sessuali completi, rispetto a un ben più modesto 14% dei ragazzi di quell'età. Se si considera che pochissimi giovani si avventurano in rapporti completi tra i 14 e i 15 anni, si confermano come “età critica” dell'adolescenza i 16-17 anni; con le ragazze sensibilmente più “intraprendenti” e precoci dei ragazzi. Quando si arriva ai 18 anni, l'esperienza dei rapporti sessuali completi è ormai comune a oltre il 70% dei maschi e a quasi i 40% delle femmine.

Ciò premesso, dichiarano di non aver ancora avuto rapporti sessuali il 13,8% dell'insieme dei giovani, di essersi limitato “solo a baci e carezze” il 26,8%, e di non essere andato oltre “rapporti incompleti” il 19,7%.

E riguardo alla “qualità” delle prime esperienze sessuali? A definirle “molto” o “abbastanza” superficiali sono il 31% dei maschi e il 21% le femmine. Le ragazze si mostrano dunque ben più consapevoli e convinte dei ragazzi: infatti rigettano ogni accusa di superficialità il 48% delle femmine, a fronte del 35% dei maschi; inoltre a non avere una idea chiara su quanto le prime relazioni sessuali siano state superficiali sono più i ragazzi (circa il 34%) che le ragazze (21%).

Un adulto potrebbe mettere in dubbio la capacità di giudizio degli adolescenti su un tema così delicato. Tale critica, però, risulterebbe difficilmente comprensibile ai giovani. Infatti solo poco più del 3% di essi riconosce di essere “poco” o “per niente” informato sulla sessualità; i restanti si ritengono o “molto” informati (33%) o “abbastanza” (63%). Da dove viene questa loro informazione? Ben poco dalla famiglia, problema antico e irrisolto: addirittura il 61% dei giovani ritiene di essere stato “poco” o “per niente” informato dalla famiglia sulla sessualità.

 

L'etica della sessualità

 

L'indagine ha toccato anche l'etica della sessualità, con risultati di un certo interesse. Ad esempio, fa poca breccia fra i giovani la tesi della “immoralità” dei rapporti sessuali prematrimoniali. Per l'87% di essi – senza distinzioni, una volta tanto, tra maschi e femmine – questi rapporti sono moralmente accettabili; solo il 3,5% considera immorale fare all'amore prima di sposarsi. Pochissimi pure gli incerti su una questione così delicata.

Più articolato, invece, il giudizio su aspetti meno ideologici e più pertinenti alla reale vita vissuta. Abbiamo posto un quesito molto specifico: Molti giovani hanno brevi relazioni sentimentali. È giusto cambiare così frequentemente il partner?” Ebbene, solo il 22% dei ragazzi e il 10% delle ragazze ha risposto affermativamente; un chiaro No è venuto dal 34% dei maschi e dal 41% delle femmine. L'elevato numero dei “non saprei” – poco meno della metà del campione – sottolinea quanto faccia riflettere una questione del genere.

Ha molto interpellato le coscienze anche un altro quesito: “Ritieni giusto che si abbiano rapporti sessuali completi nelle brevi relazioni sentimentali?” Le differenze percentuali tra maschi e femmine sono macroscopiche: il 53% dei maschi dicono Sì, contro meno del 12% delle femmine; a rispondere No sono il 59% delle femmine e il 28% dei maschi.

Altri quesiti hanno permesso di cogliere in profondità gli umori giovanili. Abbiamo chiesto: “Quanto sei d’accordo con questa affermazione: 'Le ragazze sono molto disinvolte nei loro comportamenti sessuali'”. Si sono detti “molto” o “abbastanza” d'accordo il 61,6% dei maschi; e stupisce che abbiano la stessa opinione il 46,3% delle femmine… Le differenze di genere sono invece molto meno appariscenti nelle risposte al quesito successivo: “Quanto sei d’accordo con questa affermazione: 'Nelle relazioni sentimentali, ai ragazzi interessa solo quello…'”. In tale caso i “molto” o “abbastanza” d'accordo sono il complessivamente 50% dei giovani.

Per meglio analizzare i comportamenti giovanili e le differenze di genere, abbiamo immaginato una situazione molto provocatoria e controversa: “Se ti capitasse l’occasione di avere un rapporto sessuale con uno/una partner di grande bellezza, ma di scarsa serietà e personalità, ne approfitteresti subito?” Chi ha risposto risolutamente Sì? La metà dei maschi e appena il 13% delle femmine; un No chiaro lo hanno espresso il 68% delle ragazze e appena il 18% dei ragazzi.

Un'ultima domanda ha affrontato il tema della verginità e dell’astinenza sessuale. Le ritengono valori importanti il 38% delle femmine e il 22% del maschi; per il 32% delle une e il 50% degli altri invece non lo sono.

 

L'omosessualità

 

L'indagine ha anche sondato in profondità le idee dei giovani sull'omosessualità. Emerge uno spirito di considerevole apertura mentale. Abbiamo posto il semplice quesito “Cosa ne pensi dell'omosessualità?”, offrendo la possibilità di dare fino a due risposte. Per il 50% dei maschi e il 67,5% delle femmine l'omosessualità proprio “non è un problema”; quasi il 46% delle ragazze e circa il 37% dei ragazzi la considerano addirittura “pari alla eterosessualità”. Vi sono poi un 25,5% di maschi e un 15,5% di femmine secondo i quali “si nasce omosessuali”. Ben più minoritarie altre affermazioni: un 12% di maschi (ma nessuna femmina…) reputa che l'omosessualità sia “una malattia”; un altro 12% di essi (ma pochissime femmine…) afferma che sia dovuta “all'ambiente che si frequenta; e ancora, un 9% di maschi (solo loro…) sostiene che sia dovuta alla “cattiva educazione”. A bollarla come “un comportamento immorale” sono solo il 13,6% dei ragazzi e il 6,2% delle ragazze. Appena l'11% del campione ha risposto con un “non saprei”.

Che prevalga tra i giovani una moderna e più matura apertura mentale lo dimostrano pure le risposte al quesito sull'atteggiamento da assumere verso gli omosessuali. Per oltre l'82% delle femmine e quasi il 67% dei maschi, devono essere “trattati senza alcuna discriminazione”. Vi è poi una minoranza che li vorrebbe “accettati, ma curati” (il 9% dei ragazzi e il 5,5% delle ragazze), oppure “accettati, ma esclusi da alcune professioni” (il 5,5% dei maschi e poco più del 2% delle femmine). La tesi ottusa ed estrema che gli omosessuali debbano essere “emarginati” è sostenuta solo dal 5,5% dei ragazzi; alle ragazze non passa nemmeno per la testa.

Sembra, comunque, che soprattutto tra i maschi l'omosessualità riguardi “gli altri”. Infatti il 95,2% di essi dichiara di non aver mai provato attrazione verso il proprio sesso; appena il 4,8% afferma di averla provata solo “raramente”. Tra le ragazze, la percentuale di quante non hanno mai provato attrazione verso altre ragazze è dell'82,2%; delle restanti, questa forma di attrazione l'hanno provata “raramente” il 6,2%, “talvolta” il 7%, spesso il 4,6%.