Nel terzo decennio del Novecento l’industria tifernate della falegnameria poteva vantare due aziende di una consistenza, per quanto ancora modesta, superiore agli standard tradizionali. In via della Fonte del Coppo, la Cristini Giustino & Figli aveva caratteristiche analoghe alla Società Lavorazione Legnami: segheria di servizio per le botteghe artigiane e fabbrica di mobili e infissi in grado di soddisfare commesse anche cospicue. Ne costituisce un esempio la produzione per il notaio Ettore Cecchini, che all’inizio degli anni ’20 eresse la villa sul torrione allo sbocco di via Sant’Antonio…