Immigrazione e razzismo

Su temi così caldi e delicati, la grande maggioranza dei giovani altotiberini si mostra mentalmente molto aperta. Oltre il 77% di essi si dice “molto” o “abbastanza” favorevole alla convivenza tra persone di diverse razze e nazionalità. La minoranza di chi afferma di essere “poco” o “per niente” favorevole è composta più di maschi (27,2%), che di femmine (18,6%).

Per quanto esistenti, le idee razziste sono condivise da una frangia giovanile ancora più ridotta. Infatti, alla domanda “secondo te, la razza bianca è superiore alle altre razze”, risponde affermativamente l'8,8% dei ragazzi e solo il 3,1% delle ragazze. Il “no” categorico al razzismo è dichiarato dall'86% delle femmine e da quasi l'81% dei maschi.

Quando però si affrontano situazioni concrete e controverse, gli atteggiamenti giovanili si diversificano maggiormente e le differenze tra maschi e femmine appaiono assai consistenti. Alla domanda “sposeresti volentieri una persona di razza diversa dalla tua?”, risponde affermativamente il 37,6% dei ragazzi e il 32,5% delle ragazze; esclude una simile eventualità il 24% degli uni e il 35% delle altre. Elevato il numero di quanti si sono trincerati dietro un “non saprei”: quasi uno su tre degli intervistati.

Perplessità od ostilità ancora maggiore suscita la prospettiva di vivere in un quartiere con una forte presenza di stranieri: sono per un “no” deciso il 55,2% dei maschi e il 43,4% delle femmine; tanti, soprattutto ragazze, rispondono con un “non saprei”; decisamente favorevole solo il 20,2% dei maschi e il 12,4% delle femmine.

Sul comportamento da assumere verso i rifugiati, prevale nettamente lo spirito di solidarietà (76% delle ragazze, quasi 61% dei ragazzi). Non è comunque trascurabile l'area di chi è “poco” o “per niente” d'accordo a mostrare solidarietà, specie tra i maschi (39,2%).

Tuttavia il sondaggio rivela un atteggiamento positivo verso un'immigrazione ordinata e rispettosa dell'ambiente che l'accoglie. L'85% dei giovani afferma che in Italia “può immigrare chiunque, purché lavori, rispetti le leggi e non entri clandestinamente”. Mostra una totale chiusura appena il 9,4% degli intervistati, secondo i quali “ognuno deve rimanere nel proprio Paese d'origine, basta con l'immigrazione”. Un altro 3% si dichiara favorevole all'immigrazione solo di “cittadini di Paesi con usi e costumi simili ai nostri”.