Il Cinema Eden prima della sua ristrutturazione. che ne elevò l'edificio.
Il Cinema Eden
L’intervento preluse ad un ulteriore allargamento della stessa via in corrispondenza dello sbocco verso l’attuale piazza Magherini Graziani. La parziale rettificazione realizzata alcuni anni prima si era dimostrata del tutto insufficiente a garantire un ordinato flusso del traffico: non v’era posto, infatti, per veicoli provenienti da opposte direzioni e, del resto, trattandosi di una sezione di strada provinciale, cresceva continuamente l’intensità della circolazione. In previsione dell’allargamento, il Comune acquistò i fabbricati appartenenti alle famiglie Bondi e Castori e, nel 1913, deliberò di demolirli insieme a un altro edificio di proprietà comunale in via di Pompeo.
Da un resoconto de “La Rivendicazione” del 1920, si viene a sapere che, una volta eseguito il taglio, lo spazio ricavato restò a lungo “allo stato d’indecenza, ingombrato da tutti i resti delle demolizioni”. Alcuni avevano proposto di edificarvi il mercato della verdura, ma “il municipio, spolpo fino all’osso e privo di ogni buona iniziativa, si era accontentato di elevare tre puntelli in muratura, perché le restanti case non crollassero, il che rendeva ancor più grottesco l’aspetto di quell’area disgraziata”.
Proprio in quell’anno, però, alcuni cittadini avevano deciso di costruirvi un locale per cinema e conferenze, che avrebbe poi preso il nome di Cinema Eden.