Francesco Muscini, benché abbia anch’egli lavorato per il Comune – fu suo l’appalto del restauro delle mura nel 1847 – mantenne un rapporto privilegiato con le autorità ecclesiastiche. Oltre che in Duomo e al Seminario, prestò la sua opera nelle proprietà urbane e rurali della Canonica. Le fatture, scritte di suo pugno, elencano i lavori svolti dai suoi muratori e manovali: “imbiancatura e riquadratura delle camere e corridori di questo luogo pio”, “rapezzato e imbiancato il fondo aduso osteria dove stà Luigi Lensi”, “accomodato tutti li tetti”, “rimesso un piccolo legnio nel piancito e diversi castagnoli”…