Sulle famiglie stava gravando il peso di un’inarrestabile lievitazione del costo della vita. A Città di Castello il Circolo Fratti lamentò che gli alimenti di prima necessità fossero “imposti alla popolazione a prezzi ladreschi”. Sul finire del 1915 si calcolò che in un anno il prezzo del grano era aumentato da 33-34 a 40-41 lire al quintale e quello di un kg di pane da 35 a 40-41 centesimi il kg. Di lì a poco provocò sdegno l’improvviso incremento del prezzo del latte da 30 a 40 centesimi il litro in una città che ne abbisognava molto anche per la presenza degli ospedali militari. La rabbia popolare…
Le fotografie nel sito, se non dell’autore, provengono per lo più dalla Fototeca Tifernate On Line.
Si chiede a quanti attingeranno informazioni e documentazione di citare correttamente la fonte.