Le dimissioni del sindaco Giuseppe Pannacci, che pone questioni di moralità nell’amministrazione comunale e mette sotto accusa i socialisti, portano alle elezioni anticipate. Da un punto di vista numerico, i rapporti di forza tra i tre maggiori partiti restano sostanzialmente inalterati. La decisa azione di opposizione condotta nei confronti dell’amministrazione uscente da parte di Democrazia Proletaria viene premiata dall’elettorato: DP supera quota 2.000 voti e raggiunge il suo massimo storico del 7,64%.
Rimane sindaco Giuseppe Pannacci, che poi si dimetterà; gli subentrerà Adolfo Orsini. Per quanto riguarda i seggi in consiglio comunale, ne mantengo 19 i comunisti, 11 i democristiani e uno i missini; il seggio che perdono i socialisti, che scendono a sei, lo guadagna Democrazia Proletaria, che sale a tre. In allegato, il riepilogo statistico dei dati elettorali…