Il mestiere di meccanico di autovetture e motocicli prese piede a Città di Castello all’indomani della prima guerra mondiale, quando cominciarono a circolare abbastanza mezzi da giustificare centri di assistenza. Giovi ricordare, comunque, che a quell’epoca gran parte del trasporto su strada di merci e passeggeri veniva ancora svolto dalle vetture trainate da cavallo di Michele Capriani e di Pilade Francioni.
Ricorda Angelo Saloni, uno dei primi meccanici tifernati: “Non c’era molto lavoro. Ci saranno state un decina di auto in città. Come meccanici dovevamo soprattutto riparare le gomme; si bucavano spesso per il brutto fondo stradale. Noi lavoravamo più con le moto che con le macchine. Le moto erano numerose, più delle macchine”…