I dati statistici raccolti tra il 1928 e il 1931 tracciano un esauriente spaccato dell’economia agricola tifernate in epoca fascista. Dei 31.075 residenti nel comune, 10.594 si dedicavano prevalentemente all’agricoltura; altri 3.985 la consideravano un’occupazione secondaria. Ben 8.297 ettari, pari al 22,3% della superficie agraria e forestale erano coltivati a frumento; seguivano il granoturco, con 792 ettari; le fave da seme, con 745; il tabacco con 552; le patate, con 533; l’orzo, con 459; l’avena con 382; infine le barbabietole da zucchero, con 137. I filari di viti attraversavano 10.554 ettari, il 28,4% della superficie agraria e forestale. Il 29% di essa era ricoperta da boschi; il 18,6% da prati e pascoli permanenti…