Nel 1937 la Mostra dell’Artigianato e delle Massaie Rurali fornì l’occasione per una verifica dell’economia locale. Si sottolineò il dinamismo di botteghe e officine che sapevano realizzare una molteplicità di prodotti di qualità, ma non trovavano sbocchi commerciali più ampi e soddisfacenti a causa del perdurante isolamento geografico e della carenza di attività promozionale. Solo l’industria della fabbricazione di macchine agricole e le tipografie vantavano un mercato nazionale. Eppure non ci si arrendeva a un destino di marginalizzazione e le iniziative espositive – sostenute con forza dagli intellettuali e dalla vivace Scuola Operaia “Bufalini” – volevano indicare la strada dello sperato sviluppo. In quegli anni vennero proposte anche mostre del Libro…