Nell’ottobre del 1939 il podestà Rondinelli Vitelli consegnò un riconoscimento ai 35 legionari tifernati che avevano combattuto in Spagna, “coraggiosamente e tenacemente contribuendo – fece scrivere nel diploma – alla vittoria della nuova civiltà nel bacino del Mediterraneo secondo il luminoso pensiero del Duce”. La Germania, legata da maggio all’Italia con il Patto d’Acciaio, aveva già invaso la Polonia.
Mussolini tenne l’Italia fuori dal conflitto che stava investendo l’intera Europa fino al 10 giugno del 1940. L’entrata in guerra – ritenuta breve e di certa vittoria a fianco dell’invincibile Germania – non stravolse le abitudini della popolazione, che si adattò compostamente agli obblighi imposti dalla mobilitazione civile, alle precauzioni richieste dalla difesa antiaerea e alle accresciute difficoltà di reperimento di beni di consumo…