Diventato presidente della Cassa, Carlo Dragoni riuscì a rappresentare un autorevole punto di equilibrio tra le diverse spinte che attraversavano la società tifernate in quel dopoguerra, nel quale l’egemonia economica e finanziaria della proprietà terriera doveva fare i conti con la forte maggioranza conquistata nelle elezioni amministrative e politiche dalla sinistra. Fu allora che si ripropose la vigorosa richiesta di cambiamento nella gestione del credito, affinché sostenesse con maggiore convinzione le attività artigianali e industriali. Intanto l’istituto apriva sue filiali a Trestina, Montone e Pietralunga.
Si veda il documento allegato.
Le fotografie nel sito, se non dell’autore, provengono per lo più dalla Fototeca Tifernate On Line.
Si chiede a quanti attingeranno informazioni e documentazione di citare correttamente la fonte.