Svoltesi per la prima volta con il nuovo sistema elettorale maggioritario, le comunali del 1993 fanno registrare grandi sorprese. Città di Castello diviene un laboratorio politico dove l’elettorato si mostra sensibile alle suggestioni di cambiamento. Il PDS mantiene la maggioranza relativa e porta il suo candidato Adolfo Orsini, sindaco uscente, al ballottaggio. Per sfidarlo, l’elettorato premia Anna Paola Pillitu, leader della lista civica “Cittadini per Cambiare”. Solo in terza posizione, con un modesto 13,79%, si piazza la DC (il cui candidato, Franco Campagni, viene votato anche dai Verdi), che raccoglie pochi consensi in più rispetto a Rifondazione Comunista (candidato Marcello Tintori). Compare per la prima volta una formazione alternativa – Assemblea Civica – spiccatamente giovanile e vicina al mondo del volontariato, i cui esponenti si manterranno molto attivi anche negli anni successivi.
Nel ballottaggio Adolfo Orsini fatica a superare Anna Paola Pillitu, che raccoglie 817 voti in più in città, ma ne perde 2.381, rispetto al candidato del PDS, nelle frazioni. In allegato, il riepilogo statistico dei dati elettorali…