L’Istituto Professionale in Piazza Garibaldi e, sullo sfondo, la scuola.
Esercitazioni di stampa.

L’Istituto Professionale

L’anno 1960 segna una data importante nella storia della Scuola. La trasformazione in Istituto Professionale di Stato per l’Industria e l’Artigianato preluse a un vasto ampliamento delle sue competenze e del suo ambito di intervento territoriale. Per gli scopi di questo lavoro, continueremo a prendere in esame solo la produzione del suo laboratorio tipografico. Proprio da questo punto di vista, il 1960 è l’anno di realizzazione della sua pubblicazione di maggiore impegno e di maggior risalto: il volume Città di Castello nella storia, nell’economia, nel territorio. Sintesi per il piano regolatore generale, redatto dagli estensori del piano Angelo Baldelli, Mario Coppa e Marinella Ottolenghi. In un momento storico delicato, di crisi dell’agricoltura tradizionale e di ripensamento per la caotica crescita urbanistica negli anni ’50, il piano regolatore voluto dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Gustavo Corba rappresentò un importante momento di riflessione sulla città e di programmazione del suo futuro sviluppo. In tale circostanza la Scuola seppe dare il meglio di sé e realizzò uno dei volumi più significativi prodotti a Città di Castello. Elio Bianchini ne curò l’impaginazione, Elio Quieti i clichè, Achille Tisti e Luigi Gatticchi la stampa, Ferrer Spaccialbello la legatura. Per la sovracoperta si scelse il particolare di un’opera di Alberto Burri.

Negli anni ’60 e ‘70, l’attività del laboratorio della Scuola rimase intensa. È il periodo nel quale il sacerdote e storico Angelo Ascani dette alle stampe la sua voluminosa produzione. Dal 1963 al 1974 la Scuola pubblicò i suoi studi su Monte Santa Maria Tiberina, Montone, Citerna, Sangiustino, Cospaia, Anghiari e Apecchio, sulla cattedrale tifernate, sul seminario e sulle chiese di Santa Maria Maggiore, San Domenico e Santa Maria del Popolo, sui Cavalieri di Malta e su Niccolò Vitelli, sulla toponomastica di Città di Castello e su documenti di storia francescana. In totale ben venti volumi che costituiscono un patrimonio di conoscenze ineludibile per chiunque sia interessato alla storia locale.

Continuò inoltre la funzione di servizio della Scuola per la società tifernate, che si concretizzò con la stampa di molteplici pubblicazioni: studi storici…

 

Il resto del testo è nell’allegato