Vallorsaia-Santarsa (Sansepolcro), giorno imprecisato dell’agosto 1944
Andreini Cristina, di Filippo, nata a Pieve Santo Stefano il 1° giugno 1886, casalinga, coniugata con Andrea Andreini.
Andreini Andrea, di Giuseppe, nato il 17 luglio 1882 a Pieve Santo Stefano, dove risiedeva, coltivatore diretto, coniugato con Cristina Andreini.
Comanducci Pietro, di Pietro, nato a Pieve Santo Stefano il 4 maggio 1876, residente a Brancialino, colono, coniugato con Teodolinda Lotti.
Cignano (Sansepolcro), 17 agosto
Michele Bernardini, il figlio Pietro e Mario Giannini furono catturati e portati al campo di lavoro forzato di Montefortino, sulla Linea Gotica. Tentarono la fuga, ma vennero sorpresi da altri tedeschi.
Bernardini Michele, di Bernardo, nato a Badia Tedalda l’11 maggio 1887, residente a Cignano, colono, coniugato con Francesca Galeotti.
Bernardini Pietro, di Michele, nato a Badia Tedalda il 29 giugno 1920, residente a Cignano, colono, celibe.
Giannini Mario, di Furio, nato il 21 aprile 1922 a Sansepolcro, dove risiedeva, apprendista fabbro.
Basilica (Sansepolcro), 17 agosto
Selvi e Olivieri fuggirono dal campo di lavoro forzato sulla Linea Gotica, a Montefortino, cercando di tornare verso Sansepolcro. I tedeschi li intercettarono mentre scendevano da Montevicchi verso la loc. Cacchietto.
Olivieri Italo, di Leopoldo, nato il 15 maggio 1920 a Sansepolcro, dove risiedeva, falegname, celibe, fucilato dai tedeschi il 17 agosto 1944 in frazione Basilica.
Selvi Andrea, di Simone, nato a Sansepolcro il 31 gennaio 1912, residente in frazione Basilica, portiere, coniugato con Gina Franceschini, fucilato dai tedeschi il 17 agosto 1944 in frazione Basilica.
Tovagliole, presso Montagna (Sansepolcro), 18 agosto 1944
I cugini Adamo e Antonio Tombini e David Battirossi furono uccisi mentre cercavano di portare il loro bestiame dalla zona di Badia Tedalda e Sestino verso l’Alta Valle del Tevere già controllata dagli Alleati. Speravano di poter poi proseguire verso la Maremma.
Battirossi David, di Francesco, nato a Sestino il 28 agosto 1887, colono, coniugato con Rosa Balchesini, fucilato dai tedeschi il 18 agosto 1944 in loc. .
Tombini Antonio, di Sante, nato il 23 dicembre 1885 a Sestino, dove risiedeva, possidente, coniugato con Francesca Renzi, fucilato dai tedeschi il 18 agosto 1944 in loc. Tovagliole, presso Montagna (Sansepolcro).
Tombini Adamo, di Angelo, nato il 22 marzo 1887 a Sestino, dove risiedeva, possidente, coniugato con Gesualda Romualdi, fucilato dai tedeschi il 18 agosto 1944 in loc. Tovagliole, presso Montagna (Sansepolcro).
Vallorsaia-Santarsa (Sansepolcro), 23 agosto 1944c
Eccidio avvenuto in un giorno imprecisato, successivo al 20 agosto, probabilmente il 23. Francesco Puleti, il figlio Ezio, la moglie Vittoria Bigioli e il nipote Alvaro Lanzi furono intercettati da una pattuglia tedesca mentre si trovavano nel luogo della strage e cercavano di trasferirsi oltre le linee germaniche; era stato ordinato lo sfollamento dalla zona.
Bigioli Vittoria, di Sante, nata il 16 aprile 1898 a Pieve Santo Stefano, dove risiedeva, casalinga, coniugata con Francesco Puleti.
Lanzi Alvaro, di Terzilio, nato il 25 luglio 1921 a Pieve Santo Stefano, dove risiedeva, coltivatore diretto, celibe.
Puleti Francesco, di Domenico, nato a Pieve Santo Stefano il 9 ottobre 1890, coltivatore diretto, coniugato con Vittoria Bigioli.
Puleti Ezio, di Francesco, nato Pieve Santo Stefano il 24 gennaio 1927, coltivatore diretto.
Santarsa (Sansepolcro), 24 agosto 1944
I fratelli Angelo e Teresa Capecci, con Arsenio Carnevali, tentarono di attraversare la linea del fronte portandosi da Montelabreve (Sestino) verso Montagna (Sansepolcro). Vennero falciati da raffiche di mitra a mezzo km dal podere di Santarsa.
Capecci Angelo, di Domenico, nato a Sestino il 22 luglio 1918, residente a Lucemburgo (Sestino).
Capecci Teresa, di Domenico, nata a Sestino il 12 agosto 1923, residente a Lucemburgo.
Carnevali Arsenio, di Francesco, nato a Sestino il 20 maggio 1913, residente a Lucemburgo, colono, coniugato con Emma Capecci.
Ca Marcelli, presso Vannocchia (Sansepolcro), 24 agosto
Maria Angiola Gigli Zurli e la figlia Caterina vennero prelevate da soldati tedeschi del 721° reggimento a Ca Marcelli. Forse opposero resistenza e furono colpite da una raffica di mitra all’altezza del petto.
Gigli Maria Angiola, di Francesco, nata a Pieve Santo Stefano l’8 marzo 1878, residente a Santa Fiora, coniugata con Giuseppe Zurli.
Zurli Caterina, di Giuseppe, nata a Sansepolcro il 10 novembre 1913, residente a Vannocchia, cernitrice di tabacco, nubile.
Malespese (Sansepolcro), 24 agosto
I cugini Arturo e Luigi Zoi, con Filippo Bartolomei, furono uccisi da soldati tedeschi che li accusarono di essere spie, Asserirono di averli visti con il binocolo indicare la loro posizione. Invece stavano raccogliendo pere dagli alberi. Alcuni giorni prima il comandante del 721° reggimento aveva dato ordine di uccidere i civili che si sarebbero avvicinati alle postazioni tedesche.
Bartolomei Filippo, di Clemente, nato a Sansepolcro il 15 maggio 1922, residente a Vannocchia, colono.
Zoi Luigi, di Secondo, nato a Sansepolcro il 3 aprile 1895, residente a Vannocchia, portalettere, coniugato con Ida Croci.
Zoi Arturo, di Zaccaria, nato Sansepolcro il 19 maggio 1905, residente a Vannocchia, coltivatore diretto, celibe.
Santa Lucia, presso Montagna (Sansepolcro), 25 agosto 1944
Le due donne furono uccise dai tedeschi con colpi d’arma da fuoco mentre si trasferivano, in seguito all’ordine di evacuazione dei tedeschi, da Pieve Santo Stefano verso Montagna (Sansepolcro), per poi scendere a Sansepolcro.
Monti Apollonia, di Luigi, nata a Badia Tedalda il 3 giugno 1897, residente a Pieve Santo Stefano, casalinga, coniugata con Ermenegildo Venturi.
Venturi Zelinda, di Paolo, nata a Pieve Santo Stefano il 16 giugno 1894, casalinga, coniugata con Santi Balzoni, deceduta all’ospedale di Sansepolcro il 29 agosto 1944 per i colpi d’arma da fuoco sparati contro di lei il 25 agosto in loc. Santa Lucia, presso Montagna (Sansepolcro).
Cignano (Sansepolcro), 28 agosto
La zona era stata fatta evacuare dai tedeschi. Ritenendo che essi si fossero ritirati, quattro civili il 28 agosto la attraversarono. I soldati fucilarono i due maschi, accusandoli di spionaggio; rilasciarono invece le due donne che li accompagnavano.
Barni Ranieri, di Elia, nato a Sansepolcro il 25 novembre 1914, residente in frazione Paradiso, colono, coniugato con Pia Bernardini, ucciso dai tedeschi il 28 agosto 1944 in loc. Cignano (Sansepolcro).
Mori Ascaro, di Torello, nato a Firenze l’8 aprile 1896, residente ad Arezzo, coniugato con Adelma Bartolomei, ucciso dai tedeschi il 28 agosto 1944 in loc. Cignano.
Altre vittime di Sansepolcro
uccisa dai tedeschi nelle loc. Montagna, Basilica, Farneto, Prati Alti, 16-21 agosto
Besi Maria, di Luigi, nata a Sansepolcro il 12 ottobre 1920, residente in loc. Sobborghi, pastaia, coniugata con Aldo Barboni, uccisa dai tedeschi il 16 agosto 1944 in loc. Basilica – Le Tovagliole. La Besi si muoveva per la campagna ignara dell’ordine di sfollamento. I tedeschi la fermarono sospettando che fosse una spia. La uccisero dopo che il marito, nel vano tentativo di liberarla, aveva ferito tre soldati di guardia.
Buitoni Gherardo, di Igino, nato a Firenze il 10 marzo 1925, residente a Sansepolcro, operaio, celibe, ucciso dai tedeschi il 17 agosto 1944 in loc. Montagna.
Cheli Geremia, di Domenico, nato a Pieve Santo Stefano il 15 agosto 1886, residente in frazione Basilica, colono, coniugato con Clementina Locci. Il 16 agosto 1944 in loc. Farneto Alto, un militare tedesco gli sparò alle spalle dopo avergli controllato i documenti.
Gaburri Emilio, di Eugenio, nato a San Giustino il 25 aprile 1909, residente in frazione Basilica, colono, coniugato con Rosa Falcinelli, ucciso dai tedeschi il 17 o 18 agosto 1944 in frazione Montagna.
Gori Giovan Battista, di Angiolo, nato a Sansepolcro il 9 ottobre 1873, residente ad Aboca, colono, coniugato con Stella Tarducci, ucciso dai tedeschi il 17 o 18 agosto 1944 in loc. Paradiso – Prati Alti. Sembra che, fermato dai tedeschi, si sia rifiutato di seguirli
Innocenti Argentina, di Santi, nata a Sansepolcro il 18 luglio 1861, residente in frazione Montagna, vedova del coltivatore diretto Geremia Belli, uccisa dai tedeschi il 18 agosto 1944 presso Montagna. I tedeschi avevano ordinato l’evacuazione della zona; l’anziana donna si rifiutò di lasciare la sua casa.
Sgraziati Giuseppe, nato a Sansepolcro il 16 aprile 1873, residente in frazione Montagna, colono, coniugato con Argentina Gori, ucciso dai tedeschi con colpo d’arma da fuoco il 21 agosto 1944 in loc. Montagna-Basilica.
Altre vittime di Sansepolcro
Biagioli Angiolo, di Giuseppe, nato a Sansepolcro il 18 maggio 1916, residente in frazione Basilica, colono, celibe, ucciso dai fascisti con colpi di arma da fuoco il 31 maggio 1944 alla stazione ferroviaria di Molin Nuovo (Arezzo).
Cestelli Emilio, di Santi, nato a Caprese Michelangelo il 21 luglio 1931, residente a Cignano, ucciso l’11 luglio 1944 con una bomba a mano dai tedeschi a Cignano.
Del Furia Giovanni, di Pietro, nato ad Anghiari il 19 gennaio 1909, residente a Gricignano, colono, coniugato con Santa Zanchi, ucciso dai tedeschi il 29 luglio 1944 a Gricignano (loc. Palazzolo). Lo raggiunse un colpo d’arma da fuoco sparato dalla strada per Sansepolcro.
Donnini Gino, di Gregorio, nato a Monterchi l’8 ottobre 1901, residente a Cignano, colono, coniugato con Clorinda Rossi, ucciso dai tedeschi in un giorno imprecisato dell’agosto 1944 in loc. Fontanelle (Pieve Santo Stefano).
Draghi Raul Livio, di Donato, nato ad Anghiari il 7 settembre 1929, residente a Santa Fiora, garzone agricolo, colpito a morte da un soldato tedesco il 31 luglio 1944 a Santa Croce (San Sepolcro). Fu ferito da un colpo d’arma da fuoco mentre andava ad avvertire i compaesani dell’arrivo dei tedeschi; i quali poi lo costrinsero a raggiungere a piedi il loro comando per sottoporlo a interrogatorio.
Gaburri Elena, di Domenica, nata a San Giustino il 1° maggio 1904, residente a Sansepolcro, pastaia, coniugata con Luigi Antoniucci, deceduta il 30 agosto 1944 all’ospedale di Sansepolcro per le ferite provocate da un soldato tedesco. La donna fu ferita mortalmente – a seconda delle fonti da colpi d’arma da fuoco o da una bomba a mano – mentre difendeva se stessa e la figlia da un tentativo di violenza.
Gennaioli Luisina, di Enrico, nata a Sansepolcro il 27 gennaio 1916, residente in loc. Gragnano-Vannocchia, coniugata con Antonio Pincardini, colpita da arma da fuoco tedesca il 3 agosto 1944 presso Gragnano. La colpirono con una raffica di mitragliatrice dei tedeschi appostati in una trincea, mentre si recava verso il Tevere per raccogliere erba e patate.
Nofri Nofrio, di Serafino, nato a Corridonia (Macerata) il 28 dicembre 1919, residente a Sansepolcro, commesso, celibe, deportato dai tedeschi il 1° agosto 1944, deceduto il 3 settembre 1944 a Pennabilli “per malattia contratta mentre lavorava sulla Linea Gotica”.
Per il testo integrale, con le note e i riferimenti iconografici, si veda il mio volume Guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere 1943-1944, Petruzzi Editore, 2016.
Le fotografie nel sito, se non dell’autore, provengono per lo più dalla Fototeca Tifernate On Line.
Si chiede a quanti attingeranno informazioni e documentazione di citare correttamente la fonte.