Tra la fine di luglio e il 26 agosto dieci capresani furono vittime delle artiglierie britanniche; altri tre ne uccisero i tedeschi a colpi d’arma da fuoco.
Anche dopo la liberazione la zona restò sotto il tiro dell’artiglieria germanica. Racconta Giovannino Fiori: “Dopo la liberazione del capoluogo, le artiglierie tedesche piazzate a Sovaggio e Mignano cominciarono a sparare le loro brevi e intense salve di cannonate ovunque notavano movimenti di truppe. […] Spesso, però, sparavano ai carri carichi di manne di grano e ai gruppi di lavoratori agricoli che cercavano di recuperare e salvare, anche in minima parte, i raccolti dovuti abbandonare nei campi in luglio, quando erano cominciati i rastrellamenti e la cattura mattutina per il lavoro coatto”.
Acquisti Fedele, di Antonio, nato a Pieve Santo Stefano il 9 giugno 1878, residente a San Polo, colono, coniugato con Assunta Bartoli, deceduto il 7 agosto 1944 per ferite da scheggia di granata.
Blumenfeld Ludwig, di Osias, nato a Przemysl (Polonia), residente a Lonigo (Vicenza), di anni 52, coniugato con Gitel Inlauder, ucciso da una scheggia di granata il 14 agosto 1944 sulla via di Trecciano (Caprese Michelangelo).
Finocchi Gelaldo, di Giuseppe, nato a Caprese Michelangelo il 5 aprile 1920, residente a Bozie, agricoltore, celibe, deceduto il 2 luglio 1944 per “ferita perforante al polmone per mitragliamento”.
Franchi Graziadio Francesco, di Emidio, nato a Caprese Michelangelo il 3 gennaio 1900, residente a Zenzano, bracciante agricolo, coniugato con Annina Nuti, deceduto il 9 agosto 1944 per “ferite di scheggie di granata”.
Fulini Albina, di Vittorio, nata a Caprese Michelangelo il 12 novembre 1874, residente a La Catanna, casalinga, coniugata con Giuseppe Agostino Cangi, deceduta il 5 agosto 1944 a La Catanna per ferite da scheggia di granata.
Gentili Cipriano, di Angiolo, nato a Caprese Michelangelo il 26 settembre 1879, residente a Trecciano, agricoltore, coniugato con Argia Baglioni, deceduto il 25 agosto 1944 per ferite da scoppio di granata.
Giovagnoni Zeno, di Telesforo, nato a Caprese Michelangelo il 10 aprile 1894, residente a Trecciano, bracciante agricolo, coniugato con Ermella Veri, deceduto l’11 agosto 1944 per “ferita di scheggia di granata”.
Meazzini Cipriano, di Giusto, nato a Caprese Michelangelo il 26 settembre 1881, residente a Stifino, “cuocitore forestale”, coniugato con Cesira Piccolotti, deceduto il 26 agosto 1944 per “ferita di scheggia di granata”.
Santucci Nicola, di Luigi, nato a Pieve Santo Stefano il 24 febbraio 1890, residente a Caprese Michelangelo, colono, coniugato con Rosa Pigolotti, deceduto il 13 agosto 1944 a Butolino (Caprese Michelangelo) per “ferita da scheggia di granata”.
Serafini Adduina, di Luigi, nata a Caprese Michelangelo il 29 luglio 1922, residente a Valboncione, casalinga, coniugata con Santino Serafini, deceduta il 21 agosto 1944 per “ferite da scheggia di granata”.
È inoltre deceduta per la medesima causa a Caprese Michelangelo la non residente
Nuti Iride, di Santi, nata a Caprese Michelangelo il 24 dicembre 1917, residente a Firenze, casalinga, coniugata con Mario Di Rocco, uccisa da una scheggia di granata l’11 agosto 1944 a Colle San Polo (Caprese Michelangelo).
Altra vittima
Piccini Ermida, di Fortunato, nata a Pieve Santo Stefano l’11 giugno 1893, residente a Caprese Michelangelo, casalinga, nubile, deceduta il 24 settembre 1944 ad Arezzo.
Per il testo integrale, con le note e la fonte delle illustrazioni, si veda il mio volume Guerra e Resistenza nell’Alta Valle del Tevere 1943-1944, Petruzzi Editore, 2016.
Le fotografie nel sito, se non dell’autore, provengono per lo più dalla Fototeca Tifernate On Line.
Si chiede a quanti attingeranno informazioni e documentazione di citare correttamente la fonte.