Dell’asfittico clima culturale che intorpidì gli anni della Restaurazione è testimonianza la progressiva involuzione dell’Accademia dei Liberi. Non fu subito così, però. In un primo momento l’attività degli intellettuali tifernati continuò senza soste e con gli stessi crismi. Nel 1816 Giuseppe Raffaello Machi lesse e pubblicò il discorso La cristiana religione amica dell’amena letteratura; benché stimato studioso cattolico, era stato pur sempre il maire in epoca napoleonica e ci si poteva attendere nei suoi confronti qualche provvedimento, se non repressivo, almeno cautelativo. Invece prevaleva ancora quella sostanziale tolleranza di cui lo stesso Machi s’era fatto interprete durante la sua amministrazione. Di come egli tentasse di lanciare un fragile ponte fra vecchio e nuovo lo testimonia la sua prefazione nell’accademia del 1819…
Il testo continua nell’allegato.
Le fotografie nel sito, se non dell’autore, provengono per lo più dalla Fototeca Tifernate On Line.
Si chiede a quanti attingeranno informazioni e documentazione di citare correttamente la fonte.