Costruzione dello stabilimento per cereali di Piosina (ottobre 1968).
Istallazione di un impianto di irrigazione (1986).
Unità di Servizio di Lerchi.

Pro Agri e Unità di Servizio

 

Le sfide del mercato e le trasformazioni in atto nelle campagne, con la crisi della tradizionale economia mezzadrile, richiedevano però ben altro. Bisognava ormai puntare sulla conduzione diretta su scala industriale di unità colturali più ampie e sulla razionalizzazione e meccanizzazione delle coltivazioni. Per procedere in tale direzione, la Fattoria promosse tre società per azioni: nel 1963 la Iniziative Agricole (INAGRI) e la Immobiliare “Giove”, e quindi la “Giunone”. Lo fece tramite un’altra s.p.a., la SIET (Società Italiana per l’Esportazione del Tabacco), che aveva costituito nel 1958 insieme al Consorzio Tabacchicoltori di San Giustino e alla “Garinei” di Trestina e che aveva poi interamente rilevato. Obbiettivo di questa complessa articolazione societaria era di intervenire nella fase della produzione agricola nei terreni acquistati, incoraggiando esperimenti di coltura estensiva senza “coinvolgere la Fattoria direttamente in responsabilità impegnative e gravose”. In seguito alle rimostranze di chi temeva che la gestione dell’operazione potesse sfuggire di mano alla Fattoria, si giunse prima a incorporare INAGRI e “Giunone” nella SIET, quindi, nel 1967, ad attribuire al consiglio di amministrazione dell’azienda il controllo di tutte le società.
Un ulteriore e fondamentale ponte verso il futuro venne lanciato nel 1967 con la presentazione di un progetto – formulato dallo Studio Tecnico Vincenti e fatto proprio dalla Fattoria – per la costituzione di “centri produttivi localizzati nelle zone di maggior produzione”. Queste Unità di Servizio avrebbero dovuto essere il fulcro di “un imponente programma di opere interessanti le culture del mais e del girasole”. Per poter accedere ai Fondi FEOGA comunitari, stanziati “per favorire la ristrutturazione delle aziende tabacchicole”, la Fattoria promosse il Consorzio Produttori Agricoli Pro Agri e, onde acquisirne di fatto il controllo, stipulò con esso un contratto di consorzio (Consorzio Pro Tab). Il progetto, che suscitò ampi consensi a livello europeo, sarebbe stato approvato dal ministero dell’Agricoltura nel 1971; nel corso del 1973 diventarono operative le Unità di Servizio di Lerchi, Sansecondo, Abbadia di Petroia, Bonsciano, Abbadia San Cassiano, Spedalicchio, Ponte Pattoli, Giove e Promano.